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MARINAI MOTOCICLISTI
IL VIAGGIO DELL’EROE
“MotoMiliteIgnoto”
Aquileia 29.10.21 – Roma 2.11.2021
Reportage dell’evento di R. Cervino
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Prima di posizionarci allineati davanti la ex stazione, accadono i primi “problemini” alle moto: chi asciuga le selle completamente bagnate dall’umidità notturna, chi scalda i motori e chi ha problemi di messa in moto. Io. Già durante il viaggio di avvicinamento da Livorno a Aquileia, la mia batteria aveva fatto le bizze, ma confidavo che dopo quasi 500 chilometri di percorrenza, si fosse ricaricata e non facesse più storie. Invece al primo tentativo, nulla, nessun rumore, anzi un sordo “clank”…..uhmmm….. niente di buono.
Già gli altri sono quasi pronti a darmi una spinta, naturalmente con le solite battute tra Guzzi e BMW….tipo… “….una BMW che viene spinta da dei Guzzisti….” e giù risate. Ma forse la mia moto si è sentita offesa, ed ecco che prima di essere spinta, nell’ultimo possibile tentativo di mettersi in moto…..il motore si accende.
Brava BMW. Grande BMW!
La velocità è assolutamente turistica, passando tra le vie cittadine, tutte le moto suonano il proprio clacson e tutti ci salutano. In pochi minuti siamo a Cervignano, nel parcheggio a fianco al treno: in testa una bellissima locomotiva a vapore del 1940 perfettamente funzionante e esatta replica di quella utilizzata nel 1921, i vagoni passeggeri “Centoporte”, i carri merci, tirati a lustro per l’occasione. E poi il carro ferroviario dove è posizionata la replica dell’affusto di cannone dove era posizionato il feretro del Milite Ignoto. Parcheggiate le nostre moto, ognuno si diletta a fare le proprie foto ricordo. Prima di ripartire verso Udine, foto ricordo individuale davanti al carro ferroviario del feretro. Arrivati a Udine, ci parcheggiamo sul nuovo lastricato della Stazione Ferroviaria, dove veniamo accolti da un Assessore del Comune di Udine e dal Direttore dell’Istituto di Storia Contemporanea. Seguono i saluti di rito, lo scambio di oggetti ricordo, la foto dei partecipanti davanti la Stazione e via verso Basiliano.
UDINE
Fondata dal Patriarca d’Aquileia Bertoldo di Merania (1218-1250), fu subito abitata da mercanti toscani ed ebbe ordinamenti comunali. Nel 1420 passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, dove rimase fino alla sua caduta nel 1797. Passata sotto l’Austria nel 1815, conobbe l’attivazione del collegamento ferroviario con Venezia (1860). Nel marzo 1848 insorse ma fu costretta alla resa in ottobre. Le truppe italiane vi entrarono il 26 luglio 1866. Durante la Prima guerra mondiale fu sede del comando supremo dell’esercito italiano.
Il gruppo di moto percorre le strade a velocità turistica, sempre con la rassicurante presenza dei poliziotti di Sant’Omero, che aprono e chiudono il corteo, fermano le auto agli incroci e alle rotatorie, consentendo al gruppo di rimanere più o meno compatto. L’aria mattutina è frizzante, ma siamo tutti ben coperti. Arriviamo alla Stazione FS di Basiliano, una piccola stazione di passaggio, senza alcuna presenza di Capo Stazione; la biglietteria è sostituita da una macchinetta erogatrice automatica. Ci parcheggiamo e consumiamo il nostro pranzo frugale grazie ad un piccolo bar immediatamente a ridosso della piccola Stazione, un panino e una bibita.
Merita una citazione l’incontro di Romeo con una anziana Signora che gli chiede chi siamo e cosa stiamo facendo. La Signora non immaginava che lo ha chiesto proprio a colui che ha inventato tutto ciò, che ha fortemente voluto questo avvenimento. E Romeo non si fa attendere: le racconta con dovizia di particolari chi siamo, cosa stiamo facendo e perché. Al termine le guance della Signora sono bagnate dalle lacrime di commozione per la storia conosciuta e un semplice “Bravi” appaga Romeo di tutto. Foto ricordo, ormai diventata una attività “obbligata” e via verso Treviso. Siamo fortunati ad aver beccato delle giornate autunnali come queste: Sole, temperature rigide come previsto, ma sostare al Sole è veramente piacevole. Arriviamo a Treviso verso le 1330, in pieno caos di auto in centro e con qualche peripezia raggiungiamo la Stazione. Qui si aggregano altre 3 moto che staranno con noi fino a dopo Venezia. Classica foto di gruppo e proseguiamo il viaggio verso la stazione di Venezia Santa Lucia.
TREVISO
L'antica Tarvisium divenne municipio all'indomani della sottomissione della Gallia Cisalpina da parte dei Romani. La vicinanza ad alcune importanti arterie, come la strada Postumia, e le stesse vie d'acqua, ne fecero sin dai tempi più antichi un vivace centro commerciale della Venetia et Histria. Contesa nel corso del VI secolo tra Ostrogoti e Bizantini, secondo la tradizione la città diede i natali a Totila, glorioso capo militare germanico che vinse i Bizantini proprio alle porte di Treviso. Citata da Dante Alighieri che vi trascorse parte del suo esilio e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo, la città crebbe ulteriormente in ricchezza e fasto per tutto il XII e XIII secolo dotandosi di una delle prime Università (1321).