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IL VIAGGIO DELL’EROE

 “MotoMiliteIgnoto”

Aquileia 29.10.21 – Roma 2.11.2021

Reportage dell’evento di R. Cervino

 

 

 

Il 30 ottobre il gruppo dei partecipanti si deve dividere: un gruppo di 6 moto deve raggiungere Pescia (LU) entro le 11 per partecipare ad una presentazione della ristampa di un libro scritto dall’Ammiraglio Gino Birindelli, evento al quale ci teniamo a partecipare, anche se solo con una piccola rappresentanza dei Marinai Motociclisti, mentre il resto del gruppo, dopo la foto davanti alla Stazione di Ferrara (la sera prima, al buio, non era possibile), procederà con l’itinerario previsto per la giornata odierna: Bologna, Pistoia (attraverso la “Porrettana”), Prato, Firenze, Arezzo per terminare la giornata a Chianciano Terme, per il giusto riposo notturno dopo aver percorso 330 chilometri e circa 11 ore in sella.

Ci svegliamo presto per prepararci. Facciamo colazione e quindi raggiungiamo le nostre moto che sono state parcheggiate in un parco, mentre altri hanno avuto la possibilità di parcheggiare nel garage dell’Albergo o per strada. Le moto sono fradicie dall’umidità notturna. E ovviamente la mia moto, la batteria, non ne vuole assolutamente sapere di far accendere il motore. Prova, riprova, smonta la batteria (ovviamente smontando il fianchetto sinistro), ma non c’è verso. Meno male che ho affianco a me il mio grande amico Andrea, che mi aiuta e supporta in tutto il trantran, senza lasciarmi un attimo da solo. Alla fine, desistiamo dall’andare a Pescia (ormai il gruppo di sole 4 moto è già partito in una nebbia surreale) e non possiamo nemmeno seguire il resto del gruppo. Chiamo un carro attrezzi che alle otto e mezza riesce ad accendere il motore della moto con un booster, rimonto tutto e senza perderci in discorsi, si parte verso Bologna, verso la BMW locale dove ho già prenotato una batteria nuova.

La partenza da Ferrara è in pieno stile autunnale: nebbione con meno di 50 metri di visibilità fino a Bologna. Uscire da Ferrara, imboccare l’autostrada e quindi verso Bologna, crea non pochi problemi con la visibilità notevolmente ridotta. Giunti a Bologna, ovviamente la nebbia si dirada e dirigiamo verso la BMW dove, sostituita la batteria, possiamo finalmente procedere per raggiungere il gruppo che dovrebbe essere in viaggio verso Pistoia.

Il gruppo principale ha intanto raggiunto la Stazione Centrale. Purtroppo ci sono dei problemi logistici: la Polizia di Bologna non ha mai risposto alle nostre PEC e quindi non trovano nessun poliziotto per incanalare le moto correttamente verso la Stazione ed ecco il passaggio sotto l’occhio delle telecamere della ZTL. Qualcuno passa, altri evitano di passare. Il nervosismo aumenta e ….. troppi problemi, niente foto. Il gruppo, o meglio quello che rimane visto che si è smembrato in più gruppetti, si avvia ad imboccare la Porrettana, strada amatissima da molti motociclisti per le sue mille e più curve nello splendido paesaggio dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Il passaggio attraverso Bologna è più problematico del solito a causa di numerosi semafori, rotatorie, lavori che smembrano ulteriormente il gruppo che riesce a ricomporsi solo ad un distributore sulla Porrettana.

Anche io e Andrea raggiungiamo il gruppo principale al distributore. Noto Romeo molto taciturno, anzi urla a destra e a manca. E sbuffa. Deve essere un po' alterato. Purtroppo i problemi in uscita da Bologna e lo “smembramento” del gruppo hanno provocato un ritardo che ci farà saltare l’appuntamento con la pattuglia della Polizia Locale di Pistoia che ci attende 10 chilometri da Pistoia per scortarci in ingresso in città.

Fatto rifornimento (una sola pompa funzionante in self-service ci fa perdere ulteriore tempo), arriviamo all’appuntamento con la Polizia Locale con circa 40 minuti di ritardo, ritardo che ce lo porteremo dietro fino al termine della giornata, impossibile da recuperare. Comunque percorrere la Porrettana in moto, strada SS62, crea sensazioni uniche: alla velocità di 60 km/h, si possono pennellare le curve come in una danza, quasi senza toccare i freni. Esperienza unica.

 

BOLOGNA

La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO. La zona dove sorge oggi Bologna era occupata da nuclei insediativi dell'età del ferro appartenenti alla civiltà villanoviana.

 

L’ingresso a Pistoia avviene alle 1330, in pieno marasma “pausa pranzo” di scuole e uffici. Ma riusciamo ad arrivare alla Stazione FS, procediamo con la solita nostra foto ricordo e via verso Prato.

Al confine provinciale tra Pistoia e Prato, la Polizia Locale di Pistoia ci affida alla Polizia Locale di Prato: due poliziotti ci precedono con le loro moto, attraverso un largo viale e ci consentono di disporci aperti su tutta la carreggiata come un ingresso trionfale a 40 km/h: personalmente una accoglienza così mi ha fatto venire i brividi. Dietro di noi le automobili seguivano la carovana in silenzio, senza nessun uso di clacson. Giunti nel piazzale della Stazione, cerchiamo la solita ragazza che ci faccia una foto di gruppo alla quale tributiamo il solito fragoroso applauso e un coro di “Grazie”.

Rimontiamo in sella e visto il ritardo accumulato e le notizie ricevute precedentemente che in zona Santa Maria Novella a Firenze c’è un elevato caos dovuto ai lavori della tramvia, decidiamo di saltare Firenze e raggiungere Arezzo. Però anche qui abbiamo uno smembramento del gruppo principale: chi entra comunque in Firenze cercando di percorrere i lungarni verso la zona Sud, chi invece imbocca direttamente l’autostrada. Dopo un po' di peripezie, più o meno raggruppati, riusciamo ad imboccare l’autostrada A1 e ci ritroviamo tutti in una area di servizio dopo Firenze Sud.

 

PISTOIA

Fondata in epoca romana, come Pistoria, Pistoriae, Pistorium, su un'area dove esistevano precedenti insediamenti etruschi e, nelle zone più montane, liguri, divenne nel III secolo A.C. un oppidum di Roma per appoggiare le truppe romane in lotta contro i Liguri stanziati nelle aree appenniniche. La città è menzionata anche da Sallustio, che riporta la battaglia del 62 a.C. in cui perse la vita Catilina. Pistoia divenne nel V secolo importante sede vescovile e fu conquistata dai Goti, Bizantini Longobardi e Franchi. Elevata al rango di città intorno al 1000 divenne Libero Comune nel 1105. Tuttavia dopo un assedio di undici mesi, l'11 aprile 1306, Pistoia si arrese ai nemici di sempre, i fiorentini e i lucchesi, perdendo così la sua autonomia.

 

PRATO

La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. La città vanta attrattive storico artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli. Dopo l'assedio del 1107 da parte delle truppe di Matilde di Canossa, l'abitato cominciò a costituirsi come libero Comune. Fu certamente uno tra i primissimi comuni italiani a darsi uno Statuto. Nel XII secolo fu sotto le dipendenze dirette dell'Imperatore Federico II di Svevia e sotto il figlio Corradino.